Pensieri della sera che magari non parlano sempre di amore

Oops! I did it again

Bologna, Luglio 2020

Non è la prima volta che lascio libri in giro per le città, così per dare anche il mio piccolo contributo alla diffusione della cultura.
Cominciai anni fa a Barcarello, quando mi allontanai timidamente da quel libro solitario, poggiato su di una panchina davanti al mare.
Successivamente, decisi di rifarlo a Parigi e allora lasciai un’altra raccolta di poesie sulle rive della Senna.
Di nuovo, nascosi un altro libro a Plaza Catalunya, nella mia adorata Barcellona, la sera prima di andarmene definitivamente.
Finché, di recente, in quella settimana in solitudo che ho deciso di passare a Riccione, l’ho ringraziata per l’accoglienza, regalandole questo libro in un punto della sua spiaggia al tramonto.
E adesso, tocca a Bologna. Dopo sette mesi e mezzo in cui è stata la casa che mi ha protetta, non potevo andarmene a mani vuote.
Così ho preso una delle copie de Le Pagine del Poeta, a cui io stessa ho contribuito, per lasciarla da qualche parte vicino a Piazza Maggiore e al suo Cinema Ritrovato. Il pensiero è uno: credendo nel destino e nella sincronicità, so che anche questo libro di poesie e le sue parole arriveranno esattamente nelle mani di colui a cui erano da tempo destinate.

Ma sono stata seria abbastanza.
Vi lascio dunque il link con il video del “dietro le quinte” con i miei bloopers di un minuto sull’ardua scelta della dedica da scrivere, tra Mina e capelli al vento, fino al momento del posa e scappa finale.

Grazie a voi che mi continuate a stimolare nella scrittura e nella divulgazione dei pensieri in forma di parole che germogliano negli animi di chi -per puro destino- si ritrova a leggerle.

16 pensieri su “Oops! I did it again”

  1. Trovo davvero interessante l’idea di lasciare libri in giro per le città in cui si soggiorna. Ho un solo dubbio, perché il titolo in inglese, sarà che di inglese non ci capisco una mazza e che ci sto un pò incazzato con l’invasione anglofona. Non è polemica la mia, ci mancherebbe, è che sono fatto così, poi aggiungici vecchiaia e demenza e il gioco è fatto.

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    1. Mille grazie per il commento e sono contenta che l’idea piaccia!
      Per quanto riguarda il titolo, nessun problema! Anzi, mi fa piacere spiegare il perché della mia scelta.
      Si tratta del titolo di una canzone che significa “Ops! L’ho fatto di nuovo”.
      L’ho scelto sia perché lo trovo adatto al mio gesto, ormai reiterato in varie città e sia perché sono affezionata a quel brano. Peraltro l’inglese è parte del mio quotidiano e inoltre nel momento della scelta del titolo, era partita proprio quella canzone.
      Insomma, anche questa è per me la sincronicità e mi sono voluta fidare di queste coincidenze ☺️.

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  2. Qualche volta l’ho fatto anche io (prima dell’avvento dei luoghi del book-crossing), sopratutto se il libro (ovviamente) valeva la pena che fosse letto da altri ed era però un po’ logoro… 😉
    Allora il luogo preferito in cui l’abbandonavo era su una panchina della metropolitana.
    Visto il video, divertente! E anche quello in cui canti. Complimenti! Non ti immaginavo così… ma quasi. 🙂

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  3. vivo in un posto dove hanno tagliato un vecchio tiglio malato in piazza, lasciandone un po’ di tronco. Dopo qualche anno, ci hanno scavato una teca con una porticina. I libri che si vogliono far viaggiare sul vento del caso, li si lascia lì…

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