Pensiero e sentimento, Poesia, Racconti & Poesie

Parlarti

Ti parlo
tra chilometri e città
tra impegni e altra gente
tra feste
tra uscite
e risate finte.

Ti parlo
nelle sere fredde, da soli, dopo cena.
La mattina, appena sveglia, prima del caffè.
E poi in macchina, con quel drink di troppo
che mi intorpidisce il corpo,
ma risveglia le parole.

Ti parlo ancora
mentre guardo il cielo e la nuvola si allontana.
Davanti al mare, sui ciottoli che fanno male.
Guardando un film, quello che piace a te.

E tu non ci sei.

E vedi, il dramma è questo:
io ti parlo e tu non sei qua.
Eppure so che anche se lontano,
puoi sentirmi.

Ed è proprio per questa mia irrazionale certezza
che io continuerò a parlarti.

12 pensieri su “Parlarti”

  1. ogni volta che scriviamo o ci relazioniamo con l’esterno è sempre un aspetto duale “sovente” di poter accedere ad una parte interiore di noi, intangibile, che la mente non scorge ne vede, ma reale come il soffio, l’aria, la luce elettrica, poi .. succede che il vetro dove ti specchi si infrange e ogni modello precipita, perchè hai messo mano all’ultima porta, la mente potrebbe resistere, ma tu sai benissimo che di là ci sei Tu quella vera , completa in ogni sua infinita espressione, si chiama Vita.
    Buona giornata!
    Francesco.

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